Rievocazione storica di Grassina, missione nella Capitale per la candidatura Unesco

I rappresentanti del Cat, promotore della manifestazione, e l’assessora alla cultura Eleonora François a Roma insieme ad altri 30 Comuni italiani per il riconoscimento della Passione a patrimonio immateriale

 

Battute finali per la candidatura a patrimonio Unesco della Passione di Grassina. Una delegazione del Cat, il Centro attività turistica di Grassina che ogni anno organizza e promuove la tradizionale Rievocazione la sera del Venerdì santo, guidata dal presidente Daniele Locardi, e l’assessora alla cultura Eleonora François, insieme ad altre trenta amministrazioni provenienti da tutto il Paese, hanno presentato al Ministero della Cultura i risultati del percorso intrapreso da Europassione per l’Italia per chiedere il riconoscimento Unesco delle sacre rappresentazioni della Settimana Santa. 

L’incontro si è svolto stamani nella Capitale, all’Istituto centrale per il patrimonio immateriale del MiC. Le trenta amministrazioni partecipanti hanno presentato i registri delle eredità immateriali approvati dai rispettivi Consigli e illustrato l’attività svolta a sostegno della candidatura delle manifestazioni ospitate sul proprio territorio. Il percorso è giunto alla sua fase finale prima dell’avvio della procedura d’istruttoria presso la Commissione nazionale per l’Unesco e il Servizio Unesco del MiC. 

All’incontro ha partecipato il presidente di Europassione per l’Italia Flavio Sialino. Per l’occasione è stata messa in mostra una selezione di oggetti e costumi tipici delle rappresentazioni sacre, a testimoniare il grande lavoro svolto dagli artigiani e la loro dedizione nel portare avanti le tradizioni locali. Tra gli oggetti in mostra, anche i costumi della Rievocazione storica di Grassina, cuciti da generazioni di grassinesi e indossati la sera del Venerdì santo dai figuranti della processione e delle scene sulla collina del Calvario. 

“Ci auguriamo che le rappresentazioni storiche, tra cui la nostra Rievocazione di Grassina – ha commentato la delegazione ripolese – possano davvero ottenere il riconoscimento Unesco. Un traguardo più che meritato per manifestazioni come la Passione, patrimonio collettivo da tutelare e proteggere, ormai parte integrante dell’identità locale, collante della comunità e strumento di promozione del territorio”.
 
 
 
 
 
 

Bagno a Ripoli, 22 dicembre 2023