La Porta della Memoria – Sentieri della Libertà: inaugurazione a Bagno a Ripoli sabato 20 novembre

Il Comune di Bagno a Ripoli, l'Anpi Comunale Bagno a Ripoli e l'Associazione “Per non dimenticare - Do not forget Onlus” organizzano la cerimonia di inaugurazione del monumento “La Porta della Memoria - Sentieri della libertà (Bagno a Ripoli ai suoi Caduti per la Resisten

Il Comune di Bagno a Ripoli, l'Anpi Comunale Bagno a Ripoli e l'Associazione “Per non dimenticare - Do not forget Onlus” organizzano la cerimonia di inaugurazione del monumento “La Porta della Memoria - Sentieri della libertà (Bagno a Ripoli ai suoi Caduti per la Resistenza)”, che si svolgerà sabato 20 novembre 2010, alle ore 10.30, al Giardino “I Ponti”, a Bagno a Ripoli (Firenze).

 

Intervengono: Luciano Bartolini – Sindaco di Bagno a Ripoli; Alessandro Calvelli – Assessore allo Sviluppo Locale; Luigi Remaschi – Anpi Comunale Bagno a Ripoli; Giovanni Cipani – Associazione “Per non dimenticare - Do not forget Onlus”; gli Istituti Scolastici “A. Volta”, “P. Gobetti”, “A. Caponnetto”, “Bagno a Ripoli Capoluogo”. L’Opera è stata progettata dall’Arch. Sook Choi Cipani e realizzata dall'Anpi Comunale di Bagno a Ripoli. Sul monumento sono indicati i luoghi dove si trovano i cippi commemorativi nel territorio di Bagno a Ripoli. Sarà presente la Filarmonica “L. Cherubini”. I cittadini sono invitati a partecipare.
 

“'Porta della Memoria - Sentieri della Libertà' nasce come idea di riunire in un unico 'abbraccio' tutti coloro che con umiltà e forza di animo lottarono e morirono durante la Resistenza per la democrazia e la libertà di questo Paese – ha dichiarato l'autrice Sook Choi Cipani -. 'La porta della memoria' posta all’ingresso di Bagno a Ripoli vuole essere Memoria vivente per tutti. Le colonne raffigurano le braccia della Resistenza, il foglio di bronzo è la Memoria di chi donò la propria vita, l’architrave rappresenta la forza del loro ideale per costruire una società libera e democratica. Le pietre irregolari che pavimentano la base indicano i sentieri aspri che hanno percorso e le immense difficoltà che hanno dovuto affrontare quotidianamente. Oggi, ancor più che nel passato, è necessario lottare per questi Valori, perché un Paese che non rispetti la Memoria e non riesca a passarla alle nuove generazioni non ha futuro”.


“Dalla ricerca di tutti i cippi presenti nel nostro territorio, ciascuno dei quali ricorda il luogo e le persone che hanno dato la vita per un ideale – hanno aggiunto il Sindaco Luciano Bartolini e il Vicesindaco e Assessore allo Sviluppo Locale Alessandro Calvelli – siamo passati alla pubblicazione di una mappa, distribuita nelle scuole e fra le associazioni, con il progetto 'Adotta un cippo', per responsabilizzare in modo attivo giovani e meno giovani alla manutenzione, ma soprattutto per conservare ben viva la memoria di una Comunità. Adesso si realizza una proposta significativa ed originale dell'Anpi di Bagno a Ripoli e dell'Associazione “Per non dimenticare - Do not forget Onlus”: trasferire la mappa dai cippi su un 'foglio di bronzo' e farne una 'Porta della Memoria', da collocare all'ingresso del nostro Capoluogo, nel frequentatissimo giardino dei Ponti. È un progetto dai molteplici significati, che via via saranno scoperti e definiti da quanti, giovani e meno giovani, si soffermeranno a riflettere davanti alla Porta”.
 

“L’Associazione dei Partigiani – ha affermato il Segretario dell'Anpi Comunale Luigi Remaschi - fonda il suo impegno culturale e civile sulla valorizzazione e l’attualizzazione della memoria della Resistenza. Proprio in stagioni di crisi è molto importante richiamare persone, istituzioni e realtà umane alla loro 'vocazione', invitandole a riscoprire la loro parte migliore. La storia umana dei Partigiani, di un popolo di contadini, operai, donne, giovani che ebbero il coraggio e la forza individuale e collettiva di resistere e vincere nella lotta di liberazione, mostra che è possibile praticare onore, dignità, spirito di sacrificio, attesa di compensi non materiali, patriottismo, amore del prossimo, spirito di solidarietà, imitazione degli antenati e bene dei posteri e non solo un genere di tornaconto che si può chiamare individualismo”.