Gualchiere di Remole: Lettera aperta di Luciano Bartolini, Sindaco di Bagno a Ripoli, al Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi

Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini ha scritto una lettera al Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi sulle Gualchiere di Remole, inviandola per conoscenza anche al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci e al Sindaco d

Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini ha scritto una lettera al Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi sulle Gualchiere di Remole, inviandola per conoscenza anche al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci e al Sindaco di Firenze Matteo Renzi:

 

Leggiamo con molta preoccupazione che l'associazione “Italia Nostra” paventa un rischio crollo per l'opificio medievale delle Gualchiere di Remole, testimonianza unica di archeologia industriale situata nel nostro territorio e risalente al lontano 1300. Questo edificio rappresenta un patrimonio storico, culturale e civile di immenso valore che documenta, con i suoi macchinari e le sue ruote idrauliche mosse dall'energia delle acque dell'Arno - opportunamente incanalate mediante un ingegnoso sistema di gore - il rapporto dinamico, positivo e sostenibile tra laboriosità umana e natura. Luogo che, pare, abbia visto operare al suo interno, nel perfezionamento del funzionamento della ruota idraulica, il grande Leonardo da Vinci (ipotesi che potrà essere verificata grazie anche all'intervento e all'interessamento del Museo da Vinci e della relativa Amministrazione; i due Enti sono pienamente disponibili a una collaborazione).


Ad oggi le Gualchiere di Remole costituiscono l'ultimo complesso di una diffusa rete di opifici simili che, nell'antichità, costituiva un vero e proprio “distretto industriale tessile” ante litteram, che ha contribuito in modo determinante a far ricca Firenze. Grazie, appunto, all'intelligenza scientifica, creativa e tecnica dei maestri artigiani che ivi lavoravano e vivevano. L'edificio delle Gualchiere è difatti composto dall'ala produttiva, sita sul fiume Arno, e da un piccolo borgo con case, una scuola rurale ed una bottega di alimentari.
 

Proprio in virtù dell'importanza di questo opificio e dell'attuale stato strutturale riteniamo che l'allarme di “Italia Nostra” non possa essere sottovalutato da nessuno. Non può sottovalutarlo il Governo nella Sua responsabilità collegiale, non lo può sottovalutare Lei, signor Ministro dei Beni Culturali che in Parlamento ha lanciato l'allarme sulla preoccupante situazione di molte emergenze storiche, artistiche e culturali. Che sono la nostra ricchezza, il capitale per un investimento immateriale, qualificato e duraturo.
 

Non ci interessano le polemiche politiche né le strumentalizzazioni. Quello che abbiamo a cuore è dare un contributo concreto a risolvere criticità che, una volta sanate, possono concorrere a portare sviluppo. Raramente come in questo caso, cultura, storia si sposerebbero con azioni di valorizzazione del territorio, sviluppo economico, sociale, e di crescita imprenditoriale in un sinergico rapporto tra pubblico e privato.
 

Il nostro è un appello alla Vostra serietà, equilibrio istituzionale, pragmatismo e senso di responsabilità. Un appello che rivolgiamo anche alla Regione Toscana e alla Provincia, che potrebbero contribuire al recupero dell'opificio mediante appositi finanziamenti europei, come pure al Comune di Firenze, che ha ereditato il bene e con il quale siamo disponibili a condividere la proprietà e quindi la responsabilità, e a tutte quelle forze nazionali ed internazionali – Fondazioni, Istituti, Imprenditori – che vedono nel “patrimonio – territorio” un valore aggiunto per la qualità della vita, per la ricchezza individuale e collettiva ed anche per la propria redditività d'impresa. E che quindi potrebbero diventare parte attiva di una rete di soggetti illuminati e volenterosi finalizzata al recupero e ad un uso funzionale delle Gualchiere.


Tutte queste potenzialità costituiscono una piattaforma ideale per pensare a un progetto imprenditoriale di sviluppo culturale, turistico, artistico, della ricerca e delle eccellenze artigiane (ivi compresa l'alta moda). Un intervento che nasca da una vision trasversale e multidisciplinare, capace di aggregare energie e liberare processi innovativi, portando a sintesi la cogente necessità di un recupero strutturale dell'edificio con l'altrettanto fondamentale istanza di una gestione intelligente ed economicamente sostenibile delle Nuove Gualchiere.
 

Dopo i tanti convegni e le pubblicazioni sulle Gualchiere è venuto il tempo di agire con un progetto di respiro internazionale atto a ridonare all'Europa e al Mondo un edificio come questo. Ciascuno di noi dica che cosa è disponibile a fare. Da parte di tutti noi (e lo diciamo con spirito autocritico) non sono mancati solo i soldi ma anche l'interesse e la volontà politica per affrontare “di petto” il problema.
 

Pensiamo che una spinta ideale possa venire anche dalla “Settimana internazionale dei Beni Culturali e Ambientali – Florens 2010”, a cui ciascuno di noi ha aderito con convinzione (Ministero dei Beni Culturali, Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli). 

 

Tale istanza è condivisa anche a livello internazionale, tant'è che il Comune di Bagno a Ripoli, assieme all'associazione Ipogea, alla Fondazione Maria Nobrega e alla Fondazione Romualdo del Bianco e con il sostegno dell'Unesco, ha dato vita all'International Traditional Knowledge Institute (Itki), realtà internazionale, appunto, che ha nella sua mission la salvaguardia e la valorizzazione di tutte le conoscenze tradizionali espresse dalle varie comunità mondiali, e chiaramente il recupero dell'edificio di Remole come sua possibile sede.
 

A livello locale ce lo chiede la Comunità ripolese tutta, ogni forza politica rappresentata nel nostro Consiglio Comunale (Pd, Pdl, Idv, Cittadinanza Attiva) che ha espresso chiaramente tale intendimento votando all'unanimità, nella seduta del 27 aprile 2010, uno specifico ordine del giorno.
 

Quello di cui le Gualchiere hanno bisogno è idee e una rete di attori consapevoli e responsabili che lavorino assieme con convinzione e passione alla salvaguardia dell'edificio. Una rete di cui il Suo Ministero può essere il motore principale.
 

Per questo La invitiamo a visitare questo luogo di storia, memoria e possibile futuro che sono le Gualchiere.
 

Fiduciosi in una Vs positiva risposta, salutiamo con osservanza e cordialità.
 

Luciano Bartolini, Sindaco di Bagno a Ripoli