Fusione Safi-Quadrifoglio: il Consiglio Comunale di Bagno a Ripoli approva

Il Comune di Bagno a Ripoli informa che il Consiglio Comunale, nella sua ultima seduta, ha approvato a maggioranza la fusione tra Safi e Quadrifoglio.

Il Comune di Bagno a Ripoli informa che il Consiglio Comunale, nella sua ultima seduta, ha approvato a maggioranza la fusione tra Safi e Quadrifoglio.


La decisione equivale al nulla osta alla fusione delle due aziende e sancisce ufficialmente come il Comune di Bagno a Ripoli abbia definito e formalizzato tutti gli atti amministrativi di sua competenza, un passaggio necessario in vista delle assemblee dei soci di Safi e Quadrifoglio, che si terranno martedì 29 marzo 2011.

 

Si ricorda che i Comuni aderenti a Safi sono Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa, quelli di Quadrifoglio Firenze, Campi Bisenzio, Calenzano, Sesto Fiorentino e Signa.
 

“Si va verso la conclusione di un lungo e complesso lavoro politico e tecnico tra i Sindaci, gli Assessori e i Dirigenti dei Comuni – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l'Assessore alle Società Partecipate Silvia Tacconi –. È un'operazione strategica per entrambe le società, che, unendo le forze e impegnandosi per completare il Piano Provinciale dei Rifiuti, raggiungeranno economie di scala e gestiranno i servizi in modo più razionale, oltre a soddisfare il prossimo bando europeo di gara per la raccolta dei rifiuti, che prevederà la partecipazione di realtà aziendali e societarie di dimensioni maggiori rispetto a quelle di Safi. Esprimiamo grande soddisfazione per il voto del Consiglio Comunale, con cui si recepisce la direttiva regionale, che favorisce la costruzione di una società che irrobustisce il nostro sistema industriale ed è in grado di affrontare fette di mercato sempre più grandi e complesse. L'atto di Bagno a Ripoli è uno degli analoghi passaggi amministrativi in corso in queste settimane nei Consigli Comunali dei 7 Comuni di Safi e dei 5 di Quadrifoglio, fra cui Firenze, che creeranno le condizioni per la fusione. Nonostante il percorso attuale, siamo consapevoli che la fusione sarà un altro atto difficile e delicato, soprattutto anche per l'esistenza di alcune criticità, relative alla posizione dei Comuni della Piana. A tal proposito, ci rendiamo disponibili ad un convinto percorso politico che riesca a far emergere le ragioni di ciascuna parte”.