Festival dei Saperi – L'esito della seconda edizione all'Antico Spedale del Bigallo il 27 e 28 gennaio – Approvata la Carta dell'Educazione Permanente per il nuovo decennio

Il Comune di Bagno a Ripoli informa degli esiti della seconda edizione del Festival dei Saperi, manifestazione nazionale organizzata da EdaForum, il Forum Permanente per l'Educazione degli Adulti, svoltasi all'Antico Spedale del Bigallo, in via Bigallo e Apparita, Bagno a Ripoli (Firenze) il 27 e

“Una grande opportunità di crescita culturale, almeno per il sottoscritto – ha dichiarato Luciano Bartolini, Sindaco di Bagno a Ripoli e Presidente della Conferenza per l'Educazione Zona Fiorentina Sud-Est -: questo è stato il seminario nazionale del Festival dei Saperi del Bigallo. Grazie dunque ad EdaForum per aver approfondito il tema dell'educazione degli adulti, dello sviluppo di conoscenze e competenze in ogni fase della vita. Abbiamo ascoltato di società delle conoscenze, che per l'Unione Europea (Ue) è sempre più società delle competenze: bisogna che i cittadini conoscano, ma pure che sappiano usare le loro conoscenze (competenze) per meglio vivere. È dunque importante anche come si vive in relazione a quanto si conosce. Inoltre, si è parlato della società delle competenze per lo sviluppo locale, tema a noi caro, infatti da questa legislatura abbiamo superato il concetto di sviluppo economico a favore di quello più completo di sviluppo locale, con un assessorato specifico. Un contributo importante è venuto da Vittorio Calaprice (Rappresentanza in Italia della Commissione europea), che ha ricordato come l'Ue, nell'àmbito delle politiche giovanili, stia lavorando sul crescente fenomeno della mobilità globale dei giovani da un Paese all'altro: gioventù in movimento, ovvero mobilità per crescere, questo è il concetto su cui anche le politiche comunali possono impegnarsi, magari fin dal prossimo 9 maggio, festa dell'Europa (a Firenze dovrebbe esserci un importante appuntamento). Di grandissimo interesse poi l'intervento di Tullio De Mauro, che ha portato l'esempio della Finlandia, dove il tempo scolastico è breve, perché il territorio è arricchito da una fitta rete di biblioteche, ludoteche, centri culturali molto frequentati e perché i Finlandesi sono grandi lettori. La scuola, lì, è nella società, l'alfabetizzazione è altissima, lo sviluppo della cultura assai diffuso. Preoccupante invece che in Italia si assista ad un crescente analfabetismo di ritorno. Segnaliamo poi il contributo di Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, secondo il quale per cambiare gli stili di vita nel mondo serve una maggiore cultura: anche le scelte energetiche non sono più solo dei Governi, ma sono diffuse sul territorio e dipendono da ciascuno di noi, nella propria casa o in azienda. Lo stesso dicasi per la sostenibilità ambientale, l'orientamento nella sovrabbondanza di informazioni, nel campo delle libertà civili e politiche: occorrono più conoscenza e competenze. Solo così un popolo può crescere per l'intera vita. Si alimenta così la democrazia. È chiaro a questo punto che il Pil (Prodotto Interno Lordo) è uno strumento ormai incompleto: in Europa governi di centrodestra e centrosinistra riflettono già sul più avanzato indicatore del Pib (Prodotto Interno di Benessere), perché quella da misurare è la qualità globale dello sviluppo, non solo l'economia. Da qui – ha concluso Bartolini - nasce l'esigenza di integrare tanti soggetti sul territorio creando connessioni, un ruolo specifico dell'ente locale. Grande soddisfazione dunque per il Festival dei Saperi del Bigallo, che ci ha dato ulteriori strumenti di lavoro. Non è un caso che il settore educativo del Comune di Bagno a Ripoli fosse presente al gran completo all'iniziativa, come pure importante la presenza dei Comuni della Conferenza per l'Educazione Zona Fiorentina Sud-Est: vi saranno per questo conseguenze positive per tutta l'area”.


“Lo scopo del Festival – ha aggiunto Marco Da Vela, della Segreteria di EdaForum – è stato fare la rassegna dello stato dell'arte a 10 anni dall'accordo Stato-regioni del 2000, molto importante per l'educazione degli adulti: grazie ad esso nella prima metà del decennio ci furono numerose iniziative rivolte agli adulti (sorrette pure da istituzioni come la Regione Toscana), che tentavano di costruire un sistema organico. Purtroppo oggi il sistema ancora non esiste, anche perché si è verificato un netto arretramento dal punto di vista economico (investimenti quasi nulli in istruzione e formazione). Culturalmente, poi, l'educazione degli adulti è stata considerata o funzionale alla produzione o un lusso. Le iniziative comunque ci sono: questo Festival, l'Associazione, le buone pratiche esistenti, seppure a macchia di leopardo, sul territorio. Così oggi con la Carta intendiamo riaffermare i princìpi di base che legano democrazia, educazione degli adulti e sviluppo economico, proponendo step precisi per costruire una legge quadro nazionale per l'educazione degli adulti, che attribuisca a Regioni, Province e Comuni prerogative specifiche, e nello stesso tempo individui princìpi di base e fonti di finanziamento certe dal bilancio dello Stato e dia l'input per costituire strumenti e organismi di governance territoriale. Passiamo da una Carta di due anni fa in cui si descrivevano gli obiettivi dell'educazione degli adulti per gli anni 2000 a un discorso che, ribadendo tali obiettivi e valori, cerca di costruire una proposta concreta per arrivare a una legge quadro, come consolidamento della ricchezza già esistente nel territorio e come sua messa a sistema. La Carta, dopo l'approvazione, sarà inviata a soggetti pubblici, privati, individuali e collettivi per la sottoscrizione, e sarà pubblicata in appendice agli atti del convegno”.
 

Informazioni: EdaForum.