Energie rinnovabili, semplificazioni in arrivo: tremila case in più possono installare i pannelli fotovoltaici

Più facile realizzare impianti per le fonti naturali lungo il tracciato dell’autostrada da Ponte a Ema, Osteria, Antella, Grassina e lungo la via Roma.

Energie rinnovabili, Bagno a Ripoli accelera. Circa tremila le abitazioni in più che da oggi, grazie a una semplificazione delle procedure, potranno installare pannelli fotovoltaici per sfruttare l’energia del sole e delle altre fonti naturali. Entra nel vivo inoltre il lavoro per la creazione di una nuova “comunità energetica”, una “associazione” tra amministrazioni da aprire anche a cittadini e attività economiche, che grazie a un impianto condiviso per la produzione, l’accumulo e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, punta a raggiungere l’autosufficienza energetica di comunità.

“Il recente Decreto legge del governo in materia di energia e semplificazione, insieme agli ultimi atti normativi in materia di rinnovabili  – spiega l’amministrazione – ci consentono di attivare una serie di iniziative per rendere il nostro comune  sempre più autosufficiente sotto il piano energetico. Allo studio ci sono sia azioni di carattere pubblico sia aperte ai privati, con l’obiettivo di potenziare le opportunità per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.

I nuovi strumenti urbanistici del Comune, sia per i nuovi insediamenti che per le ristrutturazioni, promuovono l’efficientamento e l’autonomia energetica. I nuovi insediamenti, in particolare, spiega l’amministrazione, dovranno obbligatoriamente essere in grado di raggiungere l’autonomia energetica e dovranno prevedere l’installazione di pannelli fotovoltaici o il ricorso a forme innovative di produzione energetica come la geotermia.

L’applicazione dei recenti dispositivi nazionali in tema di energia dà inoltre la possibilità di installare pannelli fotovoltaici a un gran numero di abitazioni finora limitate dai vincoli. Tremila circa le case in più che adesso potranno dotarsene sulle proprie superfici in prossimità dell’area autostradale, a partire da Ponte a Ema, Antella e Osteria Nuova, nell’area di Grassina e lungo la Sp1. Zone sottoposte a vincoli paesaggistici di tipo “a” e di tipo “d” che oggi finalmente non rappresentano più un limite all’installazione, ad esempio, di pannelli fotovoltaici.

Sul fronte della produzione, oltre agli input degli strumenti urbanistici comunali per l’installazione dei nuovi pannelli, l’amministrazione sta lavorando anche alla creazione di una grande “comunità energetica” dalla regia pubblica che sarà poi aperta anche ai privati cittadini per rendere un’importante porzione di territorio autosufficiente sul piano energetico. Obiettivo la creazione di un significativo polo di produzione di energia da fonti rinnovabili, a partire dal fotovoltaico, sfruttando le superfici pubbliche presenti nelle aree di Antella e Ponte a Niccheri. Dalla galleria autostradale dell’A1, dove la realizzazione di pannelli era già prevista dalla Conferenza dei sevizi del 2015, ai tetti e le superfici del patrimonio immobiliare pubblico come la Biblioteca, la caserma dei carabinieri, la scuola media Redi (oggetto di riqualificazione con un intervento di circa 6,5  milioni di euro), il centro operativo comunale (dove è prevista anche la sostituzione delle tettoie presenti), l’impianto sportivo Pazzagli del Belmonte e la scuola dell’infanzia di prossima realizzazione davanti alla Biblioteca. Alla Redi e al centro operativo, ad esempio, sono previsti impianti per 165 e 110 kW. Lo stesso ospedale di Ponte a Niccheri (a tale proposito è in corso una interlocuzione con la Ausl) potrà mettere a disposizione le proprie superfici per l’installazione di fotovoltaico, oltre a una porzione del nuovo parcheggio dove è prevista la collocazione di pannelli solari.

La “comunità energetica”, che potrà coinvolgere anche cittadini, privati e imprese del territorio, consisterà in un unico grande polo di produzione che condividerà e metterà a disposizione tutta l’energia prodotta. A titolo esplicativo, spiega l’amministrazione, le scuole che durante il pomeriggio o durante il periodo estivo produrranno energia senza consumi potranno trasferirla a strutture altamente energivore. Come ad esempio l’ospedale, ma anche aziende o famiglie, specialmente in estate per gli impianti di condizionamento. Il progetto sarà sottoposto alla Regione Toscana e al ministero dell’ambiente, l’amministrazione cercherà di cogliere a pieno le opportunità previste sia dalle nuove norme sulle “comunità energetiche” sia dal Pnrr, punta molto sulla transizione energetica e sulle energie rinnovabili con importanti risorse. Il lavoro progettuale è avviato da mesi insieme al gestore Enel che predisporrà per il territorio un grande punto di accumulazione che sarà messo a disposizione di tutta la comunità di Bagno a Ripoli. Anche Bagno a Ripoli, spiega l’amministrazione, contribuirà in questo modo a ridurre le emissioni di Co2, a potenziare l’autosufficienza energetica del Paese, risparmiando allo stesso tempo sui consumi sotto il profilo economico.

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Bagno a Ripoli, 22 aprile 2022